Nella foto, la Dirigente
Scolastica Mariangiola Garraffo, dell'Istituto Comprensivo Santa Venerina,
in occasione
dell'Inaugurazione del Giardino dei Racconti e dell’Aula Polinfunziale del plesso di Dagala
del Re. Una Dirigente che si è posta l'obiettivo di mettere in pratica
azioni intese a creare legami, sviluppare senso di appartenenza alla scuola e
al suo progetto educativo, coinvolgendo autenticamente e sinergicamente
insegnanti, genitori, studenti e altri soggetti del territorio, per costruire
una comunità educativa inclusiva e solidale.
Il Giardino dei Racconti, rientra tra le tante azioni realizzate in seno al progetto L'Ora Di Lezione Non Basta, un progetto promosso dall'Associazione Scuola Senza Zaino. Il nostro Istituto è uno dei quindici istituti di eccellenza in Italia aggiudicatario di questo progetto, con un sostegno finanziario pari a 110mila euro, in virtù del quale la scuola ha intrapreso un percorso inteso a contrastare la povertà educativa e diffondere un nuovo modello di scuola fondato sui concetti di inclusione e cooperazione.
Grazie sempre al progetto “Lora di Lezione Non Basta”, le docenti di Scuola dell’Infanzia hanno usufruito della formazione “l’Asilo nel bosco”, una modalità di didattica all’aperto che concepisce lo spazio esterno, quale laboratorio all’ aperto, luogo di sperimentazione e di ricerca attiva, a contatto diretto con la natura, con gli animali e con le piante, i fiori…
Le pratiche attive svolte con la
pedagogista Milena Viani sono state caratterizzate da attività in cui l’esterno
cessa di essere un ambiente a sé stante e diventa una parte integrante della
formazione dei bambini.
E il Giardino dei Racconti di
Dagala, fruibile dagli alunni di tutti i plessi, è stato appunto il luogo
“magico” dove, in diverse giornate, i bambini dei vari plessi dell’Istituto, si
sono recati, accompagnati dai loro genitori, e dove, già dal momento in cui ne
hanno varcato la “porticina” si sono immersi in una fantastica storia, sognando
di farne parte e di vivere le stesse avventure dei personaggi, sperimentando
nuove sensazioni in grado di risvegliare sentimenti sopiti o inconsci, di
superare ansie e paure, comunicare i propri desideri e bisogni.
Ed ecco che lo spazio esterno, la
natura, diventa un ambiente di apprendimento per eccellenza, in cui le
conoscenze veicolate al bambino cessano di essere dei semplici “contenuti”, di
mero “sapere” per assumere i connotati di un “saper fare” e “saper essere”, in
autonomia e libertà, in un clima di socializzazione, cooperazione
e responsabilità. Ecco che viene a realizzarsi quell’Approccio Globale al
Curricolo che non guarda solo al “cosa insegnare”, in termini di contenuti, ma pone attenzione a “come insegnare”, in termini di modalità, affinchè il bambino possa apprendere in modo significativo
attraverso l’esperienza concreta.
Unico rammarico di questa
meravigliosa esperienza è stato quello che i bambini del plesso di Badia non
hanno potuto realizzare l'attività prevista, già organizzata dalle insegnanti,
a causa del perdurare della caduta di cenere e lapilli dell'Etna. Ci saranno,
comunque, altre occasioni!
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LA STORIA VISSUTA DAI BAMBINI
PLESSO DAGALA
E
PLESSO BONGIARDO
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